Gocce di vita

Stefana Pieretti

Famiglia

Sento nell’aria
come un’anima che geme
cerca il suo mondo perduto ...

Nei tuoi occhi smarriti
vuote parole, gesti perduti
paion riemergere in un velo di luce
un istante di realtà.

E un verde lago trabocca
sulle scarne guance, scivolano
gocce di vita
lacrime
lacrime che parlano, chiedono
e paventan di riperdersi
in quei sperduti meandri .

Nell’immobile tuo corpo
prigioniero d’un male
senza ritorno
dolci mani di mamma io bacio e
m’accarezzo col freddo tuo palmo.

Ed ecco, in quel lieve fremito ritorni
ti risento
ad intrecciar nastri di seta e
nella dolce melodia della tua voce
sorriso di bimba si culla
tra amate filastrocche
mentre le tue dita
come lieve brezza di primavera
sospirano profumo d’amore
fra miei lunghi capelli
È solo un attimo
e sei sola
sola, in quel mondo fatto di niente
dove l’anima vaga senza riposo
ed il tuo sguardo
non guarda più niente.

Rimane sul tuo viso
un cuore ferito
in quelle gocce di vita
che con pudore accarezzo
e sul mio cuore stringo.

Lucidi istanti
sempre più brevi,
sempre più rari
e ti chiedo
mamma
dove sei ...

Stefana Pieretti

09/12/2017 16:25| 5| 943

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Commenti di altri autori:

«Testo struggente di memoria infinita, l’amore verso chi
ci ha dato la vita in un legame di sangue e di radici d amore
indissolubili.
Testo doloroso ma riconoscente verso chi ci ha tanto amati,
dedica d’amore nell’amore, quell’amore che vive nonostante
il tempo infierisca sul corpo, ma non sull’anima e sul sentire che
ci è stato offerto come retaggio infinito.»

Eolo (09/12/2017)

«un legame indissolubile e forte che con il tempo continua a vivere niistante tutto dedica bellissima ad una mamma ricordi lontani che non tornano più,commovente e bella opera»

carla composto (09/12/2017)

«Una poesia che tesse un rapporto duraturo d’amore e disponibilità, essenziale la poetica che lascia al lettore non solo il buongusto della poesia ma un allietare i sentimenti vivi.»

Francesco Rossi (09/12/2017)

«Il ricordo struggente della madre in un percorso di vita indelebile e domande sull’anima che vaga nell’infinito. Emozionante l’excursus del rapporto tra madre e figlia versificato con immagini e rimembranze, da cui esonda la malinconia e tristezza di un’assenza fondamentale dell’esistenza .
Brava la Poetessa in questi suoi versi vibranti e trasversali per ogni essere umano.»

Anna Di Principe (10/12/2017)

«Adorabile lirica, una dedica alla madre in questo struggente viaggio verso l’infinito di un’anima vagante... sempre in cerca. Così fra ricordi e versi ben ponderati un susseguirsi di immagini toccanti, eloquenti che riescono a trascinare il lettore. Lettura che consiglio.»

Luciano Capaldo (11/12/2017)

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